Molte sono le richieste d’aiuto che ci sono arrivate e che ci stanno, tuttora, arrivando.
Molte sono le famiglie in fuga dalla guerra che sono in situazioni di disagio e senza un alloggio stabile nel quale rifugiarsi.
Noi di Sedicimedia abbiamo deciso di rispondere in maniera concreta a questi bisogni.
“Ti prego aiutami” inizia così la storia di Sofia (nome di fantasia). Abbiamo ricevuto questo messaggio da una famiglia con un bimbo disabile bloccata vicino a Kyiv.
Abbiamo conosciuto Alina (nome di fantasia) con i suoi due bambini di 4 anni che vagavano per 1 settimana in tutta Europa senza mai trovare un alloggio nel quale stare.
Abbiamo incontrato Anastasiya (nome di fantasia) con 3 bambini al seguito in fuga da Kyiv.
Nel viaggio verso l’Italia ci hanno raccontato che se in alcuni paesi venivano accolti e aiutati in altri venivano abbandonati a se stessi. Ci hanno spiegato quanto sia stato difficile sopravvivere in questi giorni.
Queste sono alcune delle tante storie con le quali siamo entrati in contatto. Ad oggi queste famiglie, grazie all’impegno di Sedicimedia, hanno una casa, del cibo e dei vestiti.
“Sedicimedia e i suoi volontari hanno, come sempre, deciso di fare la loro parte anche in questa emergenza umanitaria grazie ai nostri volontari e al grande cuore dei lombardi – spiega Marta Ferrari, coordinatrice di questa rete di associazioni e Presidente di Sedicimedia -. Spesso, soprattutto i più piccoli, arrivano nel nostro Paese in condizioni psico-fisiche precarie a causa della situazione difficile nel loro Paese e al viaggio estenuante che hanno dovuto affrontare. Per questo motivo, una volta arrivati da noi, offriamo loro un primo presidio sanitario, grazie alla collaborazione con la casa pediatrica del professor Luca Bernardo, dove vengono visitati ed effettuato loro il tampone Covid 19. Molti hanno disabilità o patologie pregresse”.
“Successivamente offriamo loro vestiti e una spesa completa e li accompagniamo nell’inserimento in famiglia o in case messe a disposizione dai nostri generosi donatori. Un grazie particolare va alle centinaia di lombardi che ci hanno donato cibo, vestiti, mobili o che si sono resi disponibili a ospitare – conclude Marta Ferrari – e alla vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ci ha fatto pervenire presso la nostra sede giochi per questi piccoli amici”.